di Carlo Tedeschi -
Racconta la storia di Gianluca, un ragazzo di campagna dai valori semplici e genuini, che perso il padre si addossa la responsabilità della famiglia. Un giorno la routine e la quiete del lavoro nei campi è interrotta dal fragoroso strepito di un gruppo di giovani festanti che fumano spinelli. Il “bravo ragazzo”, seppur infastidito e impaurito, si ritrova con uno spinello tra le mani. Da qui al degrado dell’eroina, come per i protagonisti di Storia d’amore e perdizione di Melvin Burgess, il passo è breve. La “lampada di Aladino” inizia il suo compito: esaudire il desiderio alla spasmodica ricerca di farsi, ad ogni costo. La vicenda è come tante ma non nel procedimento che gli farà percorrere il “ritorno” da quel “labirinto”, divenuto ormai immagine archetipica della ricerca di un’identità – come suggerisce anche il trattato in appendice sul recupero dalla dipendenza – grazie al ‘filo di Arianna’ di un uomo incisivo, solo a tratti delineato.
130 pages
carlo tedeschi il ritorno dal labirinto