I giorni di Villa Borzino – numero 3 29 settembre 2020 Il terzo numero de «I Giorni di Villa Borzino» esce (in ritardo per gli inevitabili riflessi della tragedia pandemica che ha funestato e continua a funestare non solo l’Italia ma l’intera umanità), con una varietà e ricchezza di contenuti che ben giustificano la decisione di dare l’avvio a questo nuovo strumento di comunicazione culturale. Finalità primaria della collana, a nostro giudizio di bella forma grafica e messa da subito al riparo da facili dilettantismi anche a seguito dell’adozione di una solida normativa editoriale e all’inserimento del codice ISBN, era quella di essere sede di pubblicazione, aperta non solo a specialisti, per studi e ricerche di varia umanità, in senso lato scientifiche e culturali. Ad avvenuta realizzazione dei primi tre numeri, possiamo senz’altro confermare che quell’obiettivo è stato raggiunto. Il problema vero sarà piuttosto, nei prossimi mesi ed anni, quello di garantire una continuità consolidata e non effimera all’iniziativa, la quale, pur non legata ad obblighi di periodicità, direzione responsabile e pastoie burocratiche varie, per continuare ad avere un senso non potrà mantenersi al disotto di una sia pur non codificata periodicità semestrale e solo eccezionalmente annuale. Cosa non facile in una operazione interamente gestita attraverso la formula comunque precaria del volontariato. Non si dimentichi inoltre (elementi tutti i quali dovrebbero contribuire a garantire il definitivo successo nel tempo della nostra meditata iniziativa editoriale) che è prevista la possibile uscita di numeri monografici, con evidente ampliamento dei futuri campi di interesse e di fruizione; inoltre va ribadito che per evitare il rischio di andare incontro a problematiche e delusioni di tipo economico, la Collana è nata innanzitutto (numeri monografici esclusi) come pubblicazione on line, scaricabile da chiunque a titolo gratuito e stampabile liberamente. (Peraltro, già a partire da questo numero sarà possibile, telefonando al numero 334 6651952 ovvero indirizzandosi con e-mail all’indirizzo biblioteca@comune.busalla.ge.it, prenotare presso la Biblioteca Comunale “Bertha von Suttner” di Busalla, al puro prezzo di costo trattandosi di iniziativa rigorosamente non commerciale, la realizzazione di copie cartacee stampate in digitale). Avevamo già ricordato nelle nostre presentazioni come, accanto a questa finalità primaria, fra gli auspicati obiettivi della nuova “rivista” vi fosse anche quello di ospitare una “Sezione” intimamente legata al territorio e alla cultura dell’Alta Valle Scrivia: «I Giorni di Villa Borzino» intende anche, attraverso una apposita Sezione… arrivare a promuovere la cultura in Valle Scrivia e a rappresentare sede di pubblicazione per Notiziari di realtà associative locali. Uno “scrigno” all’interno del quale le più diverse sfaccettature della nostra vicenda storica e sociale e della nostra attualità contemporanea potranno incontrarsi e trovare piena collocazione e memoria: tradizioni, storie, piccole e grandi avventure all’interno di un mondo che nel corso dei secoli e dei decenni ed ancora ai nostri giorni ha presentato e continua a presentare aspetti di vita civile e personale forse mai pienamente svelati e tuttora stimolanti… Dobbiamo purtroppo riconoscere che per il momento la nostra proposta non ha ricevuto particolari segni di adesione od interessamento da parte di quanti (associazioni o privati) potrebbero esserne i possibili (nonché attivi) fruitori. Da parte nostra abbiamo cercato di dare un primo avvio cominciando ad introdurre nel secondo numero della “rivista”, in chiusura ma non in appendice, una nuova “sezione” che così avevamo definito: …un piccolo “scrigno” di memorie e curiosità. Un contenitore di testi brevi, ovvero un box che avremmo potuto chiamare in mille modi: “Spigolature”, “Notizie in breve”, “Appunti di viaggio” o che altro, ma al quale abbiamo invece preferito dare un nome che ci è sembrato più etereo ed intrigante: “Chicche”… (Tale sezione non è presente in questo terzo numero per ragioni di spazio, ma riprenderà nei numeri successivi). Questo dunque il punto di arrivo, nel momento in cui il terzo numero viene messo on line e ne viene curata una prima limitata tiratura in “digitale”. In conclusione, per quanto si riferisce all’idea di fare de “I Giorni” anche una rassegna promozionale e culturale legata al territorio, non possiamo fare altro che ribadire: è chiaro che per dare seguito a questo proposito comunque impegnativo sarà necessario che dall’esterno ci vengano trasmessi contributi e idee che per il momento non ci sono stati fatti pervenire. Ma siamo certi che via via che la rivista sarà meglio conosciuta ed apprezzata, non mancheranno occasioni di colmare anche questa lacuna. Fabrizio Fazzari, Mauro Valerio Pastorino e Marco Scarel
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