Il terzo sfogliabile di Anna Murabito, “Il velo rimosso” I° Volume, propone trenta poesie (sulle sessanta che costituiscono l’intera raccolta).
Si tratta di componimenti fuori dagli schemi. Poesie che sfuggono ai tentativi di classificazione degli ambienti letterari. Tardo romantiche? Neoclassiche? Ispirate da Théophile Gautier, da Baudelaire o da Saffo?
Forse le ispira una sensibilità a-temporale, che risponde soltanto alla verità dei sentimenti eterni, di una passione vitale tangibile, di “visioni” imprevedibili e luminose. Una poesia che vive di sé, quindi. Non cerca il nuovo per il nuovo né le sfocature e le indeterminatezze del pensiero, sulla scia di un ermetismo fatuo che avrebbe provocato la smorfia di Mallarmé.
La parola - tagliente e lucida - mira invece a una comprensione profonda senza la quale la comunicazione sarebbe opaca. Anna Murabito apre gli occhi sull’anima e sul mondo, ne scopre gli echi anche corposi (la pomice, la calce, l’inchiostro, la seta, la sabbia) e le “correspondances”, come avrebbe detto Baudelaire. Per citare Shelley, rimuove dalla prosa delle cose quel velo che ne copre a volte la bel-lezza. Finendo col realizzare un incontro tra poesia e pittura, tra poesia e musica. Il tutto in una lingua sapida e raffinata.
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poesie di anna murabito