Siamo maggiorenni! Eh sì, sono trascorsi diciotto anni da quando con Giusy Petracca presidente della casa editrice Il Raggio Verde, registrammo al Tribunale di Lecce la rivista Arte e Luoghi. Quanti sogni, quante speranze (molte disilluse) ma andiamo avanti, tra tante difficoltà, con coraggio e determinazione. Non importa se poi non abbiamo tanti follower (quelli di pacchetti acquisiti pagando non ce ne facciamo nulla!) , a noi interessano i lettori, quelli veri che vanno oltre un like messi spesso senza guardare ai contenuti, distrattamente, clik quasi automatici giusto per far vedere che seguiamo tizio o sempronio... noi continuiamo per la nostra strada con la casa editrice e la rivista cercando di non venire meno a quello che oltre trent’anni fa fu una scelta ben precisa: schierarsi dalla parte di chi, pur a volte sbagliando, si rimbocca le maniche e dà il proprio contributo alla crescita culturale e sociale della comunità in cui vive. Fu così che controcorrente portammo a Lecce nei vicoli del cuore antico la movida dell’arte e della cultura prima dell’avvento della movida dei pub in nome di un’offerta turistica imperante. Ma tant’è. Per fortuna alcuni luoghi nel cuore della città esistono e resistono. Come ad esempio la Fondazione Palmieri (voluta dalla indimenticabile professoressa Luciana Palmieri che meriterebbe l’intitolazione della strada antistante per il contributo culturale e la dedizione mostrata alla città) e la Biblioteca Bernardini motore culturale nell’ex Convitto Palmieri , coincidenza felice di un cognome che è diventato sinonimo di accoglienza, luogo di incontro come da sempre avamposto culturale è il Fondo Verri di Mauro Marino e Piero Rapanà. Questo numero lo dedichiamo a tutti gli operatori culturali grazie ai quali si può continuare a proporre cultura e bellezza ogni giorno. Perché di questo abbiamo bisogno, tutti. Da Nord a Sud. E, una dedica particolare a Daniela Di Maggio la mamma del giovane musicista napoletano Giovanbattista Cutolo talento dell’Orchestra Scarlatti icona della Napoli bella, della cultura e dell’arte. Una mamma straordinaria che sta offrendo il suo dolore per il riscatto della città, la sua è una lotta che va oltre la giustizia per il suo Giò Giò, i cui sogni sono stati spezzati per sempre, il suo è un grido d’amore per la bellezza e la cultura che Giovanbattista incarnava e deve ritornare ad essere il fulcro della vita per tutti. (an.fu.)
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