Grazie al fortuito ritrovamento in una soffitta di articoli di giornale, fotografie e documenti provenienti da tutti i continenti, è stato possibile ricostruire la vita di Alberto Spadolini. In gioventù è decoratore al Vittoriale da Gabriele d’Annunzio; frequenta il Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia dove è scenografo e pittore, allievo di Giorgio De Chirico. Emigrato in Francia all’inizio degli anni ’30 diventa danzatore con Serge Lifar e Joséphine Baker (con cui ha una burrascosa relazione sentimentale); attore con Jean Gabin e Jean Marais; cantante con Mistinguett (incide alcuni dischi a New York); giornalista per la rivista parigina Sourire; modello preferito dalla fotografa Dora Maar. Nel corso della Seconda guerra mondiale entra a far parte della Resistenza antinazista: danza per 5 mesi in Germania (si esibisce di fronte ad Adolf Hitler); si reca in tournée a Stoccolma per trafugare codici segreti nazisti; celebra la fine della guerra con il “Festival de Danse et Musique Spadolini” al Théâtre des Champs Elysées. Nel dopoguerra prosegue a danzare e ad esporre i suoi dipinti in tutti i continenti; è regista di documentari con Django Reinhardt e Suzy Solidor; assunto da Sir Alexander Korda in qualità di adattatore dei dialoghi; proprietario della discoteca L’Amiral; la sua presenza è segnalata nell’Ambasciata degli USA a Saigon mentre infuria la guerra fra l’Esercito francese ed i comunisti del Generale Giap … Sono centinaia gli articoli dedicati da giornali e riviste ad Alberto Spadolini fra cui Vogue, La Stampa, La Repubblica, Il Giornale, FMR, Art & Dossier ...
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