Imbattersi nella rete e conoscere e apprezzare un artista del calibro di Gian Carlo Calma al quale dedichiamo la copertina di questo numero dalle pessimistiche previsioni. Ancora guerre e violenza come le nubi nere che vorrebbe bloccare il ragazzo dipinto dall’artista romano che ha esposto recentemente a Roma nella vicina piazza di Spagna con l’associazione Cento Pittori Via Margutta di cui fa parte dal lontano 1980. L’arte viene in soccorso a lenire le nostre anime ferite, disorientate e per fortuna sono davvero tanti gli eventi, da Nord a Sud a cui partecipare. Sempre a Roma ma nella Galleria nazionale di Arte contemporanea si tiene una mostra omaggio alla memoria del poeta, scrittore e politico Rocco Scotellaro di cui ricorre il centenario della nascita. A Fabriano invece, nel Museo della Carta e della Filigrana è ritornata la mostra annuale curata dal critico d’arte Giuseppe Salerno. E l’arte dà voce a temi drammaticamente attuali. Nel mese in cui ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si registra purtroppo un incremento delle violenze, maltrattamenti, atti persecutori e dei femminicidi, non ultimo quello efferato di Giulia Cecchettin. Ma da questa tragedia, grazie alla famiglia e alla sorella Elena, sembra si stia innescando una reazione di ribellione che parte dai più giovani e fa ben sperare. Perché il cambiamento è possibile e urge rifondare la società e abolire i retaggi del patriarcato che genera mostri. Da anni con la casa editrice Il Raggio Verde portiamo avanti una campagna di sensibilizzazione “Le vittime del silenzio - dialoghi itineranti” per scardinare il silenzio assordante e complice che alimenta il fenomeno e che non mette a riparo le vittime. La violenza può essere contrastata solo promuovendo la cultura del rispetto e dell’amore, un rapporto paritario tra i generi, regolato dal dialogo e dal confronto, l’educazione dal basso insegnando ai nostri figli il rispetto dell’altro così come delle differenze e il riconoscimento della dignità e del valore dell’amore che non è mai possesso, prevaricazione. E unendo le nostre voci, attraverso l’arte della scrittura e della poesia, per riaffermare la valenza del rispetto per la vita. E il 25 novembre lo faremo ancora nelle sale della Biblioteca Bernardini di Lecce, dedicando a Giulia e a tutte le donne uccise in questo 2023 per ribadire con forza #bastafemminicidi #NoExcuse. (an.fu.)
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